in questa notte all’ombra di platani
baciati da una luna indolente
e condividerò insieme a te
il ghiaccio dentro il mio cuore
il fuoco sulle tue labbra.
Perduto a
percorrere il sentiero
verso la via che conduce al castello
ed avrò come unica meta
il tuo amore ed il tuo viso
follia che arde la mia ragione
pazzia che cova sotto la cenere.
Avrò i tuoi
occhi nello sguardo
quale orizzonte da seguire
le rose dipinte sopra i tuoi seni
prede ambite per le mie carezze
e le mie dita a sfiorarle leggere
quasi fossero rosei cristalli.
Infine la tua
voce, finalmente
eco e sospiro di stelle migranti
canto di fate nella boscaglia
richiamo verso tenebre e pace
dove tu sei la mia unica luce
ed il resto è soltanto tormento.
N° 1910 - 5 gennaio 2012
Il Custode
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