ed eri il mio unico amore...>>
E' ciò che disse il ragazzo
sotto i raggi di un tiepido
sole.
<<...Ma oggi sono sobrio di te
ed ho smarrito l’incanto.>>
E l’abbandonò tra le lacrime
incurante del suo cuore
affranto.
Così voltò per sempre la sua vita
nel mentre che il giorno
moriva
e nascose oltre il tramonto
la sua ombra arida e cattiva.
E lei rimase in silenzio
con il dolore che rimbalzava
dentro la sua anima svuotata
che la sua angoscia
calpestava.
E quando salì sulla balaustra
di quel ponte sospeso sul
nulla
ripercorse tutta la sua
esistenza
dagli ultimi attimi fino
alla culla.
Ed andò a ritroso nel suo
tempo
per trovare una sola ragione
un frammento di tenue
felicità
e non arrendersi alla
disperazione.
Ma non riuscì a vedere niente
ed allora si alzò in volo
e lasciò una chiazza di
sangue
proprio dove incominciava il
molo.
E la luna la prese con sé
ed ebbe cura della sua
agonia
la adagiò a riposare sulle
stelle
fino a guarirne la
malinconia.
N° 1126 - 16 giugno 2008
Il Custode
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