trovo rifugio e mi perdo
in fuga sopra il sentiero
del tuo sguardo magnetico
io spendo passi e sudore
per esserti molto distante.
Eppure, appena
mi volto
ritrovo ancora i tuoi occhi
ed il tuo viso bellissimo
diventato per me un labirinto
sicché deluso ed esausto
allargo le braccia al cielo.
Forse se io
avessi le ali
potrei volare molto lontano
sono sordo alle tue parole
ma schiavo delle tue labbra
che come rete tesa al soffitto
mi occludono la libertà.
Si aprono
sotto i miei piedi
le fauci della dipendenza
quella che tu credi amore
ed invece è soltanto follia
tu, come droga e come sale
ti insinui nelle mie ferite.
N° 2634 - 8 settembre 2013
Il Custode
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