sulla schiena del monte
sopra i prati di tenebra
la luna sfiora il tuo corpo
il tuo nero rossetto
la tua veste viola
e ti osserva ogni notte
come tu fossi una dea
ed io ne sono geloso
ma la comprendo, la luna.
E’ che sei
così bella
da confondere il cielo
e la luna, la luna
splende soltanto per te
mentre le stelle ti ascoltano
dopo ti ascoltano ancora
sospiro di sinfonia oscura
nella tua voce soave
che viaggia ogni collina
per dispensare poesia.
Io continuo a
sognarti
e siedo sotto la luna
sopra i prati di tenebra
tra fiori dal tuo profumo
ed il mantello del buio
mi ripara dal freddo
mi racconta il tuo viso
che ha stregato la luna
allora aspetto i tuoi occhi
a guardarmi ancora d’amore.
N° 1494 - 24 aprile 2009
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento