Chelsea adesso
in bilico
a danzare sul filo sottile
delle sue robuste incertezze
sotto il baratro è oscuro
profuma di dolce peccato
un richiamo verso l’ignoto.
Gli insetti
bevono il tea
si domandano come lei faccia
seppure con gli occhi bendati
di riuscire a non precipitare
forse la guida l’istinto
o magari il timore di sognare.
Brusca frenata
della brezza
dove lei posa i suoi passi
un soffio di vento come carezza
sopra i suoi morbidi capelli
e lei perderebbe l’equilibrio
che mai la potrebbe afferrare?
Chelsea adesso
sorride
perché le lacrime hanno peso
che la trascinerebbe sul fondo
dove non intende precipitare
forse la sorregge l’orgoglio
o magari il terrore di amare.
N° 2319 - 20 novembre 2012
Il Custode
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