Dove stride
violento
il lamento dei moribondi
ed il canto dei vivi
diventa nenia struggente
s’alza macabro il fumo
fino a baciare le palme
il cielo è pietra tombale
le case fragili foglie.
I bambini non
sanno
che la vita è strappata
e continuano il gioco
tra sbigottiti cadaveri
piange sommesso il mare
alle fiancate di Haiti
sui volti di disperata gente
dipinti di sangue e carbone.
Perla di
ostrica violata
da un destino mai mite
con la terra a tremare
per chiudere e ricominciare
così ogni sogno si spezza
tramuta in tempo sprecato
intanto che il vento si tacita
silenzio di rispettoso dolore.
N° 1695 - 19 gennaio 2010
Il Custode
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