Dalla finestra
io osservo in silenzio
luci accese all’orizzonte
simili a punte di spillo
e frattanto che penso
rarefatta la notte
penetra nel mio olfatto
sfiora l’intera anima.
Le persone
distanti
come oscure formiche
sciamano veloci alla vista
corrono via alla rinfusa
alcune chiuse alla guida
di carillon di metallo
suonano risa e canzoni
stridono sopra l’asfalto.
Io cerco
ancora
perduto nella penombra
il miagolio dei gatti
in amore in cima ai tetti
la fragranza leggera
delle ortensie esauste
posate con molto garbo
sopra le aiuole, ai giardini.
Ascolto e mi
lascio cullare
dalla eco del tiepido vento
che accarezza le tende
si perde nelle lenzuola
che impettite si gonfiano
come boriose farfalle
fino a tornare a sedersi
sopra gli stami dei fiori.
Ed una stella
smarrita
fa capolino nel buio
sembra che voglia cercare
qualcosa nascosto fra i monti
la luna continua a chiamare
con tono severo e deciso
nell’immensità del cielo
sa che potrebbe svanire.
Scivolano
senza più presa
e impattano gocce di afa
sopra le acacie in sosta
sulle scarpate ripide
dalla finestra
io osservo e respiro
questa vita sfuggevole
ma comunque meravigliosa.
N° 2607 - 14 agosto 2013
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento