Creatura
sublime
della notte profonda
rapsodia in nero
di tenebre offuscanti
il tuo corpo riposa
sotto stelle indiscrete
sopra spighe di grano
che ti cullano il sonno.
E la luna fa i
bronci
gelosia inconfessabile
desiderio e speranza
di sfiorarti la pelle
e carezzarti i capelli
come fa adesso il vento
che attenua il suo soffio
per non darti disturbo.
Io resto al
tuo fianco
come un gatto mansueto
e sarà il tuo sorriso
la prima cosa che vedo
alla luce della luna
lo scintillio delle stelle
poi verranno i tuoi occhi
a riscaldare il mio cuore.
Tu sei bella
davvero
più di quanto so dire
nera come il mistero
nell’alchimia del tuo sguardo
e non sono sorpreso
di sapere ogni istante
che io ti amo ancora
e ti amo da sempre.
N° 1526 - 18 maggio 2009
Il Custode
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