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mercoledì 16 ottobre 2013

QUANDO IMPLOSE LA LUNA

Schegge e frammenti dal cielo
caddero come fiocchi di neve
e le stelle piansero lacrime
sopra i tetti popolati dai gatti
ed i gatti diventarono ciechi
per avere fissato troppo le tenebre.

Private di ogni pallido raggio
le maree si fecero molto confuse
e sommersero terre e pianure
con un manto fatto di pece
che si posò sui nidi dei ragni
sorpresi intanto che si cibavano.

Disperati gli amanti e i poeti
che non seppero cosa ammirare
i baci si tramutarono in polvere
in balìa di un vento indisponente
le parole furono gocce di vino
in grado di annebbiare le menti.

E la notte si ritrovò da sola
a domandarsi come mai accadde
rammentò di un bagliore intenso
ed un tuono che destò le farfalle
chiamò a gran voce tra i pianeti
ma i pianeti non le diedero risposta.

I profeti raccontarono l’oblio
lo scrissero sulle foglie di mandarino
dopodiché il buio fu padrone
da fare paura ai re e alle regine
che non seppero spiegare alle cicale
il sortilegio che fece implodere la luna.

  N° 2401 - 11 febbraio 2013

                                                     Il Custode

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