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domenica 20 ottobre 2013

QUANDO UNCINO UCCISE WENDY

Ed i lamenti si levarono altissimi
strazianti e contagiosi
tra le vette di candida neve
tra le colline carezzate dal sole
e le miniere dell’isola che non c’è
trascinati da un vento mortificato
diretto al villaggio dei bimbi sperduti
per un annuncio che non voleva dare.

Adagiato sopra un tappeto di fiori
sotto lo sguardo affranto degli abeti
il corpo di Wendy sembrava dormisse
vegliato con cura dalle marmotte
ed i cerbiatti accorsi increduli
si illudevano con incosciente insistenza
di poter pettinare i suoi capelli dorati
e baciare le sue guance di ciliegia.

Il capitano storpio era tornato alla nave
a dividere la cabina con la solitudine
persino la sua ciurma lo aveva abiurato
biasimandolo con profonda vergogna
poiché mai avrebbero potuto perdonare
la deplorevole morte di quella anima giovane
ed abbandonarono il vascello
scortati dal lugubre canto delle sirene.

Ma l’ira di Peter divenne apocalittica
quando volò alla ricerca di Uncino
che non appena lo vide approdare al veliero
capì che la sua vita era giunta al crepuscolo
e si rassegnò ad inabissarsi nell’oceano
dove lo attendevano le fauci del coccodrillo
e fu allora che Peter Pan, l’eterno bambino
decise di non diventare mai un uomo.

  N° 1027 - 31 marzo 2008

                                                   Il Custode

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