<<Giusto fino a quando
mi reggerà il cuore
ed il respiro affronterà
le nuvole ed il cielo
quello sarà il tempo in cui
io continuerò ad amarti.>>
Ma lo pensò
così forte
che il pensiero si infranse
e le schegge acuminate
gli perforarono il cuore
e schizzò via tanto sangue
da formare l’oceano.
Fu
nell’istante preciso
perso nel cielo plumbeo
che il respiro diventò vento
ed esplose nell’aria
l’ira crebbe a tal punto
da generare l’uragano.
Infine, nel corso
dei secoli
tramandata dai posteri
si raccontò la leggenda
che quell’amore era immenso
tanto che lui ne morì
quando giunse a termine.
Fu
nell’istante preciso
persa in antiche parole
che lei comprese il misfatto
e che lui non smise di amarla
semplicemente e soltanto
non fu più in grado di farlo.
N° 2155 - 8 luglio 2012
Il Custode
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