Ho freddo,
amore
dentro il gelo improvviso
della mia solitudine
da quando i tuoi occhi
hanno cambiato orizzonti
e le tue parole d’amore
sono svanite nel nulla.
E ti penso,
amore
in cima a questo tramonto
che preannuncia un crepuscolo
fatto a tua immagine
come un frammento di luna
posata al centro del cielo
per vegliare il mio sonno.
Mi manchi,
amore
in questo cuore volubile
circondato da spine
una per ogni dolore
che i miei dubbi profondi
hanno inferto con rabbia
alla tua debole anima.
E ti amo,
amore
in una maniera testarda
come se la mia vita
finisse in fondo al tuo viso
al quale adesso mi aggrappo
dal quale adesso dipendo
per non dovere morire.
N° 1949 - 1 febbraio 2012
Il Custode
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