Vedo la tua
morte
tra dolcissimi spasmi
in ogni goccia di sangue
che abbandona il tuo cuore
poi sarà colmo il calice
che raccoglie il tuo nettare
prezioso da sorseggiare
orgasmo per il palato.
Quanto fascino
esprime
il tuo sguardo sconvolto
mentre pensi parole
che non sai pronunziare
è migrato il respiro
dal solco nella tua gola
i tuoi sogni si spezzano
tra le mie mani assassine.
Tu, sacrificio
sublime
sull’ara della follia
il tuo dolore profuma
e mi fa sentire imponente
presto tu sarai ghiaccio
marciume, ed infine cenere
io vedo la tua morte
ed è una visione stupenda.
N° 1806 - 28 marzo 2011
Il Custode
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