Ode a te
nata in un giorno
dal clima mite e sereno
e fosti scheggia di sole
forse un respiro sfuggito
dalla brezza di luglio.
Ode al tuo
viso
dalla bellezza sfacciata
ed ai tuoi occhi profondi
da sembrare voragini.
Ode al tuo
nome
frammento di luce intensa
a quelle tue labbra dipinte
con passione ed abnegazione
sicché oramai ineguagliabili
ed, ahimè, irraggiungibili.
Ode ai tuoi
capelli
lievi carezze nell’aria
che le mie dita affamate
supplicarono di invano delirio.
Ode al tuo
amore
rimasto soffio di luna
che ha attraversato la notte
e nella notte è svanito
da qualche parte, nel cuore
la fragranza del tuo profilo.
N° 2584 - 24 luglio 2013
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento