È simile ad un
graffio
che scheggia le tue mammelle
il mio respiro
fatto di cenere e lava
tu fa’ come credi
io sono sordo al dolore
ed ogni tua lacrima
è delirio di onnipotenza.
Ho sangue
caldo
e striscio come un serpente
verso il tuo viso
verso le tue labbra socchiuse
io so che mi attendi
come si attende l’oblio
eccitata e terrorizzata
la fuga non è che utopia.
La notte è
tenebra
la luna ha altro da fare
circuisce le stelle
per poi lasciarle cadere
ma il mio profumo
di lezzo rubato all’inferno
pare averti stordita
tu sei mosca pasto del ragno.
Io ti voglio
avere
fino a che avrai ancora fiato
tu fa’ come speri
sarai preda di un amaro risveglio
mi sento sazio e appagato
poiché sono di razza bastarda
ucciderti è un’arte
è un urlo sopra la tela.
Ho sudore di
acido
si fonde dentro il tuo corpo
tu ansimi e muori
e forse avrai dei ricordi
prima del salto nel buio
prima del tuo ultimo viaggio
tu là, sopra il selciato
però il tuo sesso era buono.
N° 2599 - 6 agosto 2013
Il Custode
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