Il tuo profilo tenebroso
si mescola alla notte
sotto la pioggia battente
dai lampi veloci
che scendono dal cielo
a carezzare la tua ombra.
Ed io mi fermo
e non riesco a fuggire
paralizzato ed indifeso
più che per il terrore
dalla tua immagine gotica
ed il tuo fascino di
serpente.
Così ti offro le mie vene
che pulsano impazzite
attirate dal tuo morso
che quantunque velenoso
io confondo con un bacio
e non importa che sia amore.
Ed io mi fermo
nel vortice del tuo profumo
che ti ha preceduta
portato da un vento violento
per sferzare la mia anima
e sacrificarti il mio cuore.
Ma la tua passione
strisciante delirio di
rabbia
mi blocca il respiro
allora imploro l’ossigeno
ai tuoi occhi di crepuscolo
buchi neri che mi
inghiottono.
Ed io mi fermo
assuefatto al mio dolore
sopra il sentiero di brace
ardente
dove adesso crollo sconfitto
in ginocchio, ai tuoi piedi
nell’attesa della morte.
N° 1317 - 31 ottobre 2008
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento