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sabato 12 ottobre 2013

QUANDO C'ERA LUCILLA

Sopra il candido letto
lei intrecciava i suoi sogni
e passava gente affannata
dentro quella sua stanza
però nonnina cantava
quando c’era Lucilla.

Ed il dolore nel petto
sembrava fiamma di drago
lei affrontava i folletti
rinchiusi nella sua mente
sacchi di pietre e carbone
uno per ogni paura.

Perché lei nacque di fretta
e dunque aveva scordato
di seminare le gemme
di un’esistenza serena
allora i giorni scorrevano
come se avessero furia.

Il gufo giunto di notte
le raccontava una storia
di una regina nel regno
in mezzo a salici e laghi
lei coglieva quelle parole
e le disegnava sul muro.

Ed il dottore con i baffi
e con gli occhiali profondi
pareva un re imponente
con la sua schiera di paggi
quando studiava i referti
lo faceva con molto garbo.

Le fate vestite d’azzurro
volavano insieme alle allodole
lei pensava e fantasticava
al tratteggio della matita
le lacrime si fecero linee
dipinte di mascara viola.

Infine la luna emigrò
come una nomade in fuga
ed i ragni costruirono il nido
tra quelle pareti sbiadite
intanto nonnina piangeva
mentre moriva Lucilla.

  N° 2363 - 1 gennaio 2013

                                          Il Custode

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