Sono in caccia
un predatore nel buio
all’angolo del tuo destino
l’essenza del sentimento
è la mia linfa vitale
distante, dentro i miei occhi
vedo una nuova scintilla
esigo che mi appartenga.
In queste
tenebre
io danzo come falena
e rivoli di mortale veleno
si quietano sulle mie zanne
un solo rapido morso
e il cuore diventerà muto
sarà gemito il tuo respiro
infine silenzio ed oblio.
Tu vuoi
fuggire
ma inciampi sopra i sospiri
sprofondi in fondo alla fossa
delle tue gelide lacrime
gocce di oceano in tempesta
che sputi sulle mie gote
io sorrido di conseguenza
io vivo di ira e delirio.
Giacché ti
odio
odio il tuo amore artefatto
e questa mia vista ingenua
che ti vede per ciò che non sei
io avevo artigli affilati
che scavavano dentro di te
per poi comprendere, alfine
che tu non possiedi anima.
N° 2199 - 14 agosto 2012
Il Custode
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