Io la sento ogni istante
la tua mancanza, amore
che mi sconforta
e mi opprime
molto più dell’afa pesante
che mi sfianca
e mi debilita
nella mia prigione di bambù
in questa jungla immensa
nel nord del Vietnam.
Io lo desidero ogni attimo
il tuo viso stupendo, amore
più della mia libertà
del desiderio di fuggire
dalla ferocia e dal sadismo
dei miei aguzzini gialli
vincitori sul campo di
battaglia
ma sconfitti nell’animo
resi rabbiosi dalle morti
che ho procurato con le
bombe.
Io la immagino ogni secondo
la tua disperazione, amore
di quando ti parlano di me
un semplice “Missing in
action”
perduto nelle risaie
e la bieca crudeltà
di cui l’uomo si nutre
nell’apoteosi della guerra
da dove spero possa
giungerti
il mio saluto dall'Hanoi
Hilton.
N° 1175 - 25 luglio 2008
Il Custode
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