Non appena si alzò la polvere
e lo scalpitio dei cavalli
divenne un tuono assordante
io avevo già letto il mio
destino
tra i frammenti di ossa di
pollo
gettati verso il terreno
arido
dalle magiche mani dello
sciamano.
Eppure io mi credevo al sicuro
nella riserva di Pine Ridge
nella quale ero stato
confinato
dai malvagi governanti
americani
come fossi una bestia in via
d’estinzione
oppure un peccato di cui ci
si è macchiati
e si cerca di cancellare
dalla mente.
Ma quando si levarono al cielo
gli ululati dei coyote
atterriti
e gli avvoltoi sempre
pazienti
cominciarono a volteggiare
nell’aria
io ho percepito l’alito
gelido
della morte che stava
avanzando
alla ricerca di anime da
mietere.
Ed allora il tuono tacque
ed il vento trascinò lontano
la polvere che offuscava i
miei occhi
così io le vidi, le giacche
azzurre
che mi condussero
all’accampamento
agli argini del torrente
Wounded Knee
dove mi apprestavo a
salutare la vita.
Tutti i Sioux tremavano di paura
quando i soldati spianarono
i fucili
e come fossimo soltanto
selvaggina
diedero inizio alla nostra
mattanza
e senza mostrare alcuna
pietà
guardavano i nostri corpi
cadere
e le lacrime che cercammo di
celare.
Allora le acque del torrente
si tinsero del rosso del
nostro sangue
quello che continuava a
sgorgare
dalle gole squarciate delle
donne
dal ventre trafitto di tutti
i bambini
fu così che il governo
cancellò dalla mente
quel peccato di cui si era
macchiato.
N° 1073 - 4 maggio 2008
Il Custode
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