Vieni a me
nella notte che sorge
tu, gemella anima
consistenza d’un sogno
vieni al tepore
di un soffuso tramonto
al mio cuore birbante
che batte per adularti.
Vieni ai miei
occhi
attraversati da lacrime
dai cirri oscuri
della mia solitudine
ed io annusavo
qualunque brezza gitana
perché già lo sapevo
che ti avrebbe creata.
Vieni e rimani
non pensare a null’altro
regala un pretesto
a questa mia presunzione
io nella tua attesa
ricamo fiori e poi stelle
ognuno col tuo profumo
ognuna con la tua luce.
Vieni nel mio
respiro
e vieni per vero amore
io sulle mie mani
ho la tua pelle tatuata
nella notte che sorge
dopo un soffuso tramonto
tu, bellissima e pallida
vieni a farmi le fusa.
N° 1920 - 14 gennaio 2012
Il Custode
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