Seduto
nel silenzio
dove ha inizio il mare
io rimango
con lo sguardo
che mi abbandona
per inseguire l’orizzonte
e ritrovare
il soffio della tua bellezza.
Ma il vento
una volta lieve brezza
adesso si fa tempesta
e le nuvole candide
diventano plumbee di terrore
e fuggono via
come dame impazzite
che lacrimano
di dolore e disperazione.
E poi la notte
oh, sì! La notte
vincerà la sua battaglia
più forte del crepuscolo
e dipingerà il cielo
di tenebre e di stelle
che come api fastidiose
mi pungeranno
pur punirmi in modo impietoso.
Ed ogni goccia
di tenebra
mi rammenterà il tuo nome
da conservare
e stringere forte
dentro il mio cuore
fino ad occluderne
ogni battito
ed ogni sospiro
per sempre….
N° 1529 - 22 maggio 2009
Il Custode
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