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sabato 5 ottobre 2013

DAL COLLEGIO

Perché una tale violenza
che tu sfoghi sul mio corpo?
Se anche io ti avessi deluso
io non sono che un bambino
sicché commetto peccati
che neppure ho mai saputo
ma il Dio che tu mi insegni
mi avrebbe già perdonato.

Il tuo battipanni è un’arma
che lacera la mia schiena
mi vedi, suora? Io ti imploro
eppure tu colpisci ancora!
Io dunque ti maledico
ma non sono che un bambino
ed ogni mia imprecazione
si tramuta in pentimento.

Dentro questo collegio
come nell’antro dell’orco
io non sono che un bambino
e tu mi appari invincibile
ma non potrà, la tua tonaca
fare di te una santa
ed in virtù della tua crudeltà
perché mai dileggi il demonio?

Io un giorno avrò le parole
da urlare dinnanzi al tuo ghigno
parole trovate per strada
imparate nei peggiori postriboli
però non sono che un bambino
e posso solamente sperare
affinché tu presto raccolga
tutto l’odio che hai seminato.

  N° 2467 - 3 aprile 2013

                                                Il Custode

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