Sinistro battito d’ali
e nel mio sguardo
la tenebra profonda
di una notte tanto buia
che rifugge la luna.
Il tuo profumo mi guida
e mi violenta implacabile
perché tu mi manchi
in maniera selvaggia
dal momento in cui
ho assaggiato il tuo sangue
ed il tuo viso incantevole
è penetrato nei miei occhi
e vi rimane tuttora.
Canini aguzzi e taglienti
pronti a violare
il tuo collo di burro
dove pulsa la vena
che reca il mio bacio
al tuo cuore sensibile.
è oramai tramontato
ed io ti voglio per me
per ritornare alla vita
e rigenerare la mia anima
che agonizza e persegue
il desiderio allucinante
di averti per sempre.
Luce accecante di bontà
oltre la collina oscura
ecco dove eri nascosta
ed io non immaginavo
che tu mi stavi aspettando.
Adesso la tua mano si posa
leggera sulla mia guancia
falce mortale al mio odio
sicché dimentico di ferirti
ed ora io sono confuso
e ti concedo ogni cosa
perché tu mi chiami amore
e dunque non potrei mai
rischiare di farti del male.
N° 1330 - 7 novembre 2008
Il Custode
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