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giovedì 6 marzo 2014

SICCHE' PARLASTI

Sicché tu parlasti
dopo mesi nell’oblio
ed io non fui capace
di tacitare la tua voce
e rimasi in disparte
appeso alle tue parole
coltelli roventi, affilati
fasciati di raso e seta.

All’improvviso, la luce
si fece tenue e scomparve
sulle pareti implodeva
la tinta della tua eco
ed il mio cuore strisciava
tra le fughe delle mattonelle
pareva cercasse la strada
che conduceva all’oceano.

Stringevo tra le mie mani
il suono del tuo sospiro
come una farfalla morente
si arrampicava ai miei dubbi
il vento bussava ai vetri
per ascoltarti parlare
e suggerire ai miei occhi
se tu mentivi o imploravi.

Poi riprendesti il tuo viaggio
non so in quale direzione
tornasti dentro le tenebre
io non ti volli seguire
però raccolsi il mio dolore
e ne feci un mantello
per ripararmi le spalle
da tutto il gelo imminente.

  N° 2395 - 6 febbraio 2013

                                                    Il Custode

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