anima ancestrale
ed incerta passione
che confonde e travolge
ogni mio pensiero
tra sospiri sbiaditi
e parole addomesticate
artificio di mille quesiti
ai quali non ho risposta
null’altro da immaginare
se non la certezza
d’essere alquanto consapevole
di carezzare la beatitudine
ed il tumulto nel cuore
ogni volta che il tuo viso
si modella nel mio sguardo.
Ti stringo nei
miei desideri
con la forza dell’uragano
di colui ch’è folle d’amore
con la soavità della brezza
di chi è incapace di mentire
e ti dipingo come tela
sulla tela dei miei sogni
affinché ogni mia notte
abbia le tue sembianze
le tue labbra di baci mai detti
la tua bellezza altera
che mi percuote e mi cura
cosicché io mi arresto
immobile nella mia confusione
dove posso soltanto imparare
quanto ti amo.
N° 1755 - 25 gennaio 2011
Il Custode
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