il loro canto melodioso
ed il mio cuore pavido
si appresta ad incontrarti.
Tra mari ed
alte onde
ed il sole che mi acceca
il volto tuo persevera
profondo nel mio sguardo.
E scrollo la
salsedine
dalla mia pelle bollente
affinché io possa indossare
nulla oltre il tuo profumo.
Per mari ed
alte onde
invoco l’aiuto del vento
che volga la mia prua
dove brillano i tuoi occhi.
Si fa pesante
il remo
la forza or mi abbandona
ma io certo non mi arrendo
sorretto dal tuo amore.
Sopra mari ed
alte onde
che appaiono infinite
scaccio le sirene
ch’io bramo te soltanto.
N° 1913 - 8 gennaio 2012
Il Custode
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