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mercoledì 19 marzo 2014

ANTICHITA'

Raccolte in un angolo buio
e con estrema eleganza
adesso si fanno polvere
le tue parole d’amore.

Ed il vento che passa
le prende sopra i suoi palmi
e certo non lo vorrebbe
ma quello è il suo mestiere
sicché le trascina con sé
lontane dalle tue labbra.

S’incontrano nuvole e cirri
pettegoli quanto cicale
e mormora qualcosa il cielo
e grida tuoni e bisbigli
io vorrei ma non ho voluto
tenerti dentro i miei occhi
ma avevo smarrito la vista
accecato dalla tua bellezza.

Catturo la luna sul foglio
seppure mi voglia sfuggire
tratteggio con cura i contorni
osservo e vedo il tuo profilo
però il calendario dimostra
che i secoli sono trascorsi
e le tue parole d’amore
adesso nenia dentro la brezza
perdono forma ed immagine
e si tramutano in antichità.

  N° 2515 - 21 maggio 2013

                                                    Il Custode

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