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mercoledì 26 marzo 2014

LA PENA DI VENERE

Per quale peccato mortale
ho meritato questa maledizione?
La soave perfezione del mio viso
per la quale tutte le donne
si struggono in un’invidia accecante
per la quale tutti gli uomini
smarriscono il loro cuore
e si vendono l’anima.

Ma io la baratterei
pur di trovare il giusto equilibrio
ed avere così la certezza
di essere accettata come persona
e non precipitare nella delusione
ogni qualvolta mi vedo circondata
da tutti gli ignobili predatori
attirati dal mio corpo sublime.

E vorrei frantumare ogni specchio
per non provare più rabbia
nell’osservare il mio riflesso
e non sentire più affermare
da chi mi ha voluta con sincerità
che io sono troppo bella
sono stramaledettamente bella
per chiunque mi vorrebbe al suo fianco.

Ma a cosa serve tale bellezza
se mi destina alla solitudine?
Poiché io sono stata creata
per ispirare i poeti
ammaliati dal mio fascino immenso
ma quantunque mi trovassi a riposare
tra le braccia di mille amanti
non conoscerò mai il vero amore.

  N° 991 - 21 febbraio 2008

                                                    Il Custode

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