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sabato 15 marzo 2014

TRAUMA

Siedi qui al mio fianco
dove posava il mio cuore
ed i buchi sulle mie braccia
sanguinavano lacrime d’acido
ed io ti dirò nuovi insulti
ed ancora dolci parole d’amore
tutto ciò che davvero occorre
pur di farmi odiare ed amare.

Nel frattempo, i miei occhi
tremano ferite ancestrali
il trauma dell’abbandono
che si dirige verso la mente
ed io vedo schegge e scintille
coriandoli di luce intensa
e non so se è il tuo sorriso
o soltanto il destino sognato.

Ma scivola dalle mie vene
una rabbia che non è sopita
di quando da solo, sul molo
sputavo carezze alle acque
e finanche il sole sfuggiva
a questi miei sbalzi d’umore
io piangevo e chiedevo scusa
mi scusavo ed imprecavo ancora.

Adesso tu  siedi ed ascolta
le parole del mio silenzio
hai uno sguardo bellissimo
ed un’anima da venerare
io lascio che tu mi osserva
e decida come rispondere
perché mai è così dolorosa
questa mia antica pazzia?

  N° 2425 - 4 marzo 2013

                                                Il Custode

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