Giungerà il
crepuscolo
col suo manto di tenebra
a dipingere il cielo
di ardesia e silenzio
e le luci in lontananza
delle case del villaggio
saranno tocchi di pennello
sulla tela della notte.
Io ritornerò a
destarmi
dal mio sonno senza tempo
assetato come il viandante
dopo giorni nel deserto
e dal castello mio sul monte
al vento d’un battito d’ali
verso la fonte delle tue vene
per saziare la mia sete.
Il profumo
della foresta
nebbia che bacia gli alberi
ritratto spettrale e inebriante
che accompagna il mio volo
dove tu stai già sognando
ed il mio morso scenderà leggero
a cercare il nettare caldo
in cambio incantesimo d’eternità.
Io viaggio di
casa in casa
la mia scelta sarà accurata
seguito da pipistrelli e stelle
fedele esercito silente
piroetto elegante sulla pianura
attento alla clessidra del tempo
per far ritorno alla mia dimora
prima che sorga l’alba insolente.
N° 1647 - 17 ottobre 2009
Il Custode
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