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sabato 29 marzo 2014

PREGHIERA DELL'AVIATORE

Sono arrivato talmente in alto
da pensare di sfiorare il tuo viso
così ho scordato d’essere in battaglia
e la mitraglia nemica mi ha ucciso.

Sono caduto tra le braccia dell’oceano
annegando nel mio sangue e la vergogna
per aver affidato a te la mia vita
e scoprire che eri solo una menzogna.

E tra gli squali che banchettano al mio corpo
ho coltivato ancora una stupida illusione
di vederti onnipotente tra le onde
per condurmi verso la tua redenzione.



Ma mi è rimasto il mio respiro che soccombeva
e gli interminabili istanti di dolore
tra le fauci che affondavano le mie carni
per tacitare l’ultimo battito del mio cuore.

Vorrei non fosse altrettanto stolto
chi mi ha sparato a due passi dal sole
e che mi abbia ucciso per restare in vita
e non per aver creduto alle tue parole.

E mentre muoio mi rimane la rabbia
ed una domanda a cui nessuno risponderà
dove mai andrà la mia anima vagante
se l’azzurro tuo regno è soltanto falsità?

  N° 1121 - 12 giugno 2008

                                                  Il Custode

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