Ti osserverò andare via
mantenendo una dignità
estrema
e come se io fossi pietra
non ti mostrerò la mia pena
non mi sentirai supplicarti
non mi scorgerai soffrire
sarò disposto ad ucciderti
purché tu non mi veda
morire.
In questa notte di cristallo
la tua immagine si frantuma
e ne vedo volare i frammenti
oramai leggeri come piuma
e tutti i sogni che hai
promesso
appartengono ad un lontano
passato
ibridi come il mio cuore
affranto
sopra il quale hai defecato.
Ed io terrò per me il dolore
e la mia vita che si
sgretola
ti lascerò scivolare nella
fogna
ad inseguire la tua anima
che rotola
bella e fottuta di ipocrisia
che non mi interessa il tuo
destino
ti osserverò come se io fossi
pietra
calciata via dal tuo
cammino.
N° 1034 - 4 aprile 2008
Il Custode
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