Sulle tue
braccia sottili
lievi ruscelli scarlatti
scendono tra le lenzuola
dentro il tuo gelido letto
e cade la prima lacrima
da quei tuoi occhi stupendi
tu adesso piangi un addio
lo sento nella penombra.
Osservo il tuo
nobile sangue
implodere sulle mie mani
le labbra ne sono attratte
la vista ne è inebriata
però il tuo bacio improvviso
è ciò che davvero speravo
nuda, appoggiata al mio petto
io ascolto il tuo cuore gridare.
I tuoi capelli
finissimi
di tenebra e manto di corvo
si intrecciano fra le mie dita
come seta all’arcolaio
le guance ancora si cercano
si scambiano intense carezze
mentre io ti sussurro il mio amore
il tuo respiro diventa uragano.
Svanisce ogni
singola voce
il mondo si fa più distante
ed io mi disseto alla fonte
della tua indecente passione
scintilla il tuo sorriso migliore
dentro il buio della tua stanza
l’addio avrà un altro momento
io, adesso, ho bisogno di te.
N° 2474 - 9 aprile 2013
Il Custode
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