Non credere,
impavido Ulisse
ciò che leggenda narrò
sulla mia melodiosa voce
creata al fine di plagiarti
io invece ti seguo da sempre
già dalle coste di Troia
dacché tu varcasti il mare
per i promontori di Itaca.
Stregata
dentro i tuoi occhi
io sospiro intanto ti adulo
affinché tu sciolga le funi
che tengano legati i tuoi polsi
vieni sopra i miei acerbi seni
nella salsedine sulle mie labbra
io ti attendo fra queste onde
per averti dentro di me.
Lascia che sia
il destino
a decidere per la tua ciurma
ti offro il regno di Poseidone
ed i tesori sul suo fondale
frattanto supplico e bramo
i tuoi baci sopra la mia pelle
non credere, impavido Ulisse
poiché ti canto per solo amore.
N° 2565 - 7 luglio 2013
Il Custode
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