Ancora ed
ancora
e fino a quando potrai
il tuo bacio
il tuo respiro
giusto sulle mie labbra
dentro la mia pazzia.
Soltanto un
lieve sospiro
sopra il tuono loquace
che scalpita nel mio petto
ed ecco, come tempesta
ogni voce si cheta
il mio cuore è silente.
Per te
e per nessun’altra
la mia anima nomade
adesso è viandante esausta
e dopo secoli ed eoni
si ferma e cerca ristoro.
Ancora ed
ancora
e solo se tu lo vorrai
il tuo viso
il tuo amore
stretti dentro i miei occhi
principio del mio cammino.
N° 2564 - 6 luglio 2013
Il Custode
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