La carezza
d’un uragano
s’abbatte sulla finestra
che si spalanca di colpo
e mostra la nuda luna
in questa notte d’inverno
tu, con il passo felpato
ti insinui nella mia stanza
felina in cerca d’amore.
Il tuo profumo
selvatico
è brezza che soffia violenta
e si agita il lampadario
la tenda del baldacchino
le tue vibrisse sottili
scivolano sulla mia pelle
i tuoi occhi di docile gatta
penetrano dentro i miei occhi.
Lampi di
nitide immagini
ognuna della tua bellezza
dei tuoi lunghi capelli corvini
il tuo viso di latte e di rosa
intanto mi blocchi le braccia
e mi impedisci di stringerti
supplizio prima dell’estasi
in bilico sulle tue labbra.
Adesso la
furia si quieta
e mansueta come chi ama
riposi tra le mie lenzuola
gemella siamese al mio fianco
io temevo che tu fossi un sogno
ed invece ti posso sfiorare
e ti bacio intanto che penso
di non volerti lasciare mai più.
N° 1996 - 6 marzo 2012
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento