confusamente mi perdo
viaggiatore nel cosmo
del piacere assoluto
adesso ed ogni volta
che io vedo i tuoi occhi
accarezzare la mia pelle
travolgere i miei sensi.
Tu tienimi con
forza
nel nido ovattato
del tuo cuore perverso
saranno altri i giorni
da tramutare in amore
adesso il tempo è fecondo
per navigare l’estasi
che infligge il tuo corpo.
Io pretendo da
te
l’audacia eccitante
dei tuoi giochi immorali
del peccato che provochi
e come fossi moribondo
supplico il desiderio ultimo
di morire e rinascere
dove ha inizio il tuo viso.
N° 1776 - 23 febbraio 2011
Il Custode
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