Tu dunque hai
creato la notte
e l’hai tramutata in magia
adesso e dentro il tuo sguardo
io dimentico luci e riflessi.
Fra le tue
mani tu stringi
il mio cuore andato perduto
da quando ho bucato le tasche
da quando ho smarrito il senno.
Eppure io ti
volto le spalle
poiché ho letto nella mia anima
che qualsiasi inizio ha una fine
qualunque amore è un dolore.
Sicché tu
riponi il sorriso
fra le tue labbra stupende
io abbasso gli occhi a cercare
il mio scivolato per strada.
Sospiro uno
stanco sospiro
e torno a sedere nell’oblio
adesso e dentro il mio sguardo
io sono il signore del mondo.
N° 2513 - 18 maggio 2013
Il Custode
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