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mercoledì 19 marzo 2014

UNA STORIA D'AMORE

Ti voglio narrare
una storia d’amore
del poeta perduto
con una donna nel cuore
e lei vestiva di nero
ma un luminoso sorriso
scintillava dolcissimo
sul suo splendido viso.

E con schizzi d’inchiostro
lui disegnò le parole
da alimentare le fiamme
che riscaldavano il sole
e rubò ai gabbiani
il volo lieve sul mare
per trovare il coraggio
di saperla baciare.

Ma la notte profonda
gli celava lo sguardo
e davanti agli occhi di lei
si tramutò in un codardo
e percorse la valle
sopra il dorso di un geco
mentre la pallida luna
lo guardava di sbieco.

E lei chiese alla maga
di consultare la sfera
per poter decifrare
la sua anima oscura
e sapere se il sogno
che lui le aveva donato
come cristallo scadente
non fosse nato incrinato.

Con il rossetto viola
lei lo seguì per la valle
il suo profumo lo avvolse
dalla schiena alle spalle
lui sentì la sua voce
il suo respiro di stella
ed il riflesso nel lago
mostrò quanto era bella.

Così sguainò la sua spada
per sconfiggere il dubbio
e carezzarle le labbra
come gli suggerì il nibbio
fu stanco di recitare
il suo lamento violento
prima che il cuore pavido
avesse il sopravvento.

Ma appena tese le mani
arrivò l’uragano
che con un soffio crudele
la trascinò via, lontano
dove il buio era fitto
dove il monte era alto
e lui non l’avrebbe raggiunta
nemmeno con un grande salto.

E consolato dalle rondini
sulle ginocchia del pianto
lui non riusciva a credere
che lei gli mancasse tanto
così prese ogni lacrima
e la chiuse in un cassetto
per ricordare quell'amore
che sembrava perfetto.

E lei rimase impigliata
nella rete del cielo
in balìa di nuvole rapaci
dietro l’ombra del mistero
e le aquile passarono
e gli chiesero perdono
per non averla difesa
dall’uragano e dal tuono.

Ti voglio narrare
una storia d’amore
del poeta che si infranse
sotto la morsa del dolore
di una donna in nero
e col rossetto viola
che confidò in un sogno
per poi rimanere sola.

  N° 1436 - 31 gennaio 2009

                                                      Il Custode

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