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sabato 8 marzo 2014

PRAGA BRUCIA

Sono entrati nella città
nascosti dentro i carri armati
adesso calpestano le strade
come fossero ad una parata
ma questa è la nostra terra
il nostro cielo in primavera.

Jan ha già pagato
l’invasione delle truppe sovietiche
quando si è diretto al tramonto
non sapeva chi e come salutare
allora ha teso la mano alle nuvole
ha mormorato soltanto: “Heil Stalin!”

Quelli affrontano i nostri giovani
puntandoli con i kalashnikov
e Praga brucia sotto i proiettili
che i cartelli non sanno fermare
sicché io vedo, mischiato alla folla
le persone piangere, cadere e morire.

Miseri e fragili cuori boemi
traditi oltremodo dal patto polacco!
I comunisti ci deridono
con l’arroganza di chi è robusto
l’Europa ha distrutto il nazismo
per creare dei nuovi aguzzini.

È la storia che si ripete
l’oppresso che diventa oppressore
dopo si mescola alla nostra gente
con l’aria di un padre severo
che pare indisposto a perdonare
il nostro desiderio di libertà.

  N° 2617 - 22 agosto 2013

                                                   Il Custode

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