Cullata dal
vento
che soffia nel cielo
lei naviga e osserva
le terre lontane
lei cerca un amore
che le è scivolato
dalle sue mani umide
di pianto e dolore.
Sorpassa le
stagioni
foglie e fiori e cespugli
cullata dal vento
che soffia sulla natura
si fa mite l’inverno
nel vederla passare
la primavera si inchina
al suo bisogno d’amore.
Scortata dagli
elfi
da lucciole indaffarate
da streghe e da fate
ed un’armata di stelle
cullata dal vento
che soffia di notte
lei sospira e ricorda
un ricordo che ha scordato.
E non c’è la
luna
da poter contemplare
non risplende il sole
nel suo cuore distratto
l’amore è un sortilegio
è supplizio e tortura
lei, cullata dal vento
dentro una singola lacrima.
N° 1888 - 23 novembre 2011
Il Custode
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