Translate

martedì 4 marzo 2014

CITTA' VECCHIA

Sole che si specchia
sopra il mare unto
dell’angiporto
poi carezza meretrici
che a persone sole
danno conforto.

Il muso dei caruggi
sempre sospettoso
non lo fa entrare
tra budelli stretti
mescola di odori
e sogni a sfumare.

La città si desta
e si trucca gli occhi
nel cielo terso
tra facciate antiche
di palazzi austeri
in cui Dio s’è perso.

Profumano di storia
e suono di campane
chiese e crinali
le crose verso i monti
di edera e salsedine
magie medioevali.

Tra i banchi del mercato
crepitano le voci
quasi un lamento
venditrici attrici
di pesci e di fritture
che si perdono nel vento.

La città ripara
sotto i porticati
dalla maccaia
al sospiro dell’estate
giunta per i saluti
che svanisce nell’aria.

Oltre il promontorio
il sole ora si quieta
e attende il tramonto
la sera si presenta
con il suo abito migliore
ch’è già bello e pronto.

La Lanterna scruta il mare
con gli occhi insolenti
come un bambino
accoglie poi la notte
che giunge alla città
con un inchino.

  N° 1648 - 19 ottobre 2009

                                                    Il Custode

Nessun commento:

Posta un commento