che grava sulle mie spalle
ed alle pendici del vulcano
dove ho eretto la mia dimora
ti mostrerò il mio sorriso
quale ultima terrificante
visione
per i tuoi occhi mentitori
e fragile estrema illusione
della mia bontà oramai
svanita.
Aiutami a marchiare col fuoco
quelle tue labbra magnetiche
che tu mi hai sempre negato
e nelle viscere della terra
dove ho rinchiuso il mio
dolore
ti mostrerò che le tue
parole
hanno ingannato la mia anima
ed il tuo volto privo di
maschera
era l’incubo che temevo
nell’infanzia.
Aiutami a derubarti la vita
senza versare alcuna lacrima
e sul frammento di stella
cadente
dove attendo di infrangermi
al suolo
ti mostrerò l’amore psicotico
che mi ha tenuto inchiodato
a te
fin quando tu lo hai
rifiutato
facendo esplodere il mio
cuore
che batteva al suono della
tua voce.
N° 1032 - 3 aprile 2008
Il Custode
Nessun commento:
Posta un commento