io adesso lo ammetto
senza alcuna vergogna
né il minimo pentimento
ma non appena ti ho vista
ho smarrito il senno
e ti confesso il mio amore
è questo il mio reato.
Non opporrò
resistenza
ma tenderò le mie mani
decise in balìa delle tue
poi alla mercé del tuo viso
quale che sia la sentenza
con cui punire il mio crimine
non la riterrò mai avversa
nulla è peggio che perderti.
Occhi dentro
lo sguardo
affinché tu possa decidere
leggendo nella mia anima
quale sarà il mio destino
labbra sopra le labbra
oppure risate di scherno
ma ti amo in maniera profonda
che odiarti sarebbe impossibile.
Allora io
resto in bilico
tra la voragine dell’incertezza
ed il senso della speranza
alla quale si appella il mio cuore
perché io sono colpevole
e ti confesso il mio amore
ma non appena ti ho vista
ma non appena ti ho vista
ho dato un senso alla vita.
N° 2274 - 15 ottobre 2012
Il Custode
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