come la coda di una cometa
seminando polvere di stella
che profumava di passione
e lui conservò la sua ombra
dentro le sue pupille di
noce.
E lesse la mente di una veggente
per raggiungerla ed amarla
prima che lei ritornasse
alla notte
ma la notte scese
inconsapevole
portando il suo buio
mantello
che la nascose al suo
sguardo.
Lui allora rubò gli occhi di un gufo
e la vide fuggire verso i
pianeti
figlia irrequieta del saggio
Urano
viso di fiamma e labbra da
baci
lei viaggiava a cercare i
misteri
e gli sorrise con malizia e
sincerità.
Così la vide rallentare la sua corsa
e pensò che fosse per amore
mentre lei intendeva
cogliere fiori
che germogliassero
l’universo
per renderlo più bello da
vedere
più affascinante da
raccontare.
Adesso lei gli era davvero davanti
a due soli mondi dalle sue
mani
finalmente lui la poteva
toccare
ma distratto dal desiderio
di carezzarla
troppo vicino ai raggi del
sole
il suo cuore bruciò e diventò cenere.
N° 1145 - 4 luglio 2008
Il Custode
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