torcia che brilla sul rogo
ed ogni fiamma ti sfiora
divora la tua pelle bianca
allora, tu grida, strega!
per me non è che melodia.
Raccomandati
al diavolo
che mitighi la tua sofferenza
tu, puttana troppo lasciva
hai regalato il tuo corpo
hai barattato la tua anima
adesso ti attende l’inferno.
Se apri la tua
bocca infetta
fa’ che sia per recitare
preghiere del tuo pentimento
e non più volgari bestemmie
muori con dignità, o strega
come non hai fatto in vita.
Presto tu
sarai cenere
che dalle labbra del vento
scende su terra sconsacrata
l’unica tua degna dimora
quella che puoi condividere
con il tuo fottuto demonio.
N° 2098 - 25 maggio 2012
Il Custode
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