Oscuro e
dannato
sono fatto di tenebra
sangue denso e vischioso
come inchiostro di china
che ho scritto e versato
per implorare il tuo amore.
Tu mi hai
deriso
adesso io sono arido
la mia anima si incrina
come un diapason venato
emette lamenti striduli
di unghie sopra l’ardesia.
In fondo al
viale
dove ha inizio il crepuscolo
la mia ombra si alza
ed annusa la brezza
supplica che mi riporti
il tuo intenso profumo.
Acqua e fiori
di pesco
tu eri appena a due passi
il tuo corsetto nero
luccicava tra il salice e il lago
e c’era tutto quel sole…
troppo per la tua pelle.
Allora io ho
smorzato
ogni aurora e tramonto
per vivere soltanto la notte
io sono oscuro e gelido
fatto di schegge di dolore
e frammenti di lacrime.
N° 2202 - 16 agosto 2012
Il Custode
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