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mercoledì 22 gennaio 2014

RITORNO ALL'EDEN

Aveva intrapreso il suo viaggio
con il cuore gonfio di speranza
ma si era arreso alla delusione
non appena arrivato a destinazione.

Dove un tempo si ergevano rigogliosi
gli alberi carichi di frutta
vedeva solo desolazione
e scheletri di piante consumate.

Ai piedi di un cespuglio maleodorante
posavano i resti del serpente tentatore
ucciso dalla sua tracotanza
e dalla stessa mela del peccato.

Nell’aria livida ed uggiosa
si respirava ancora il profumo di Eva
cosicché lacrime frammiste di nostalgia
scesero a rigare le sue gote.

La poca acqua rimasta nei ruscelli
era oramai stagnante e putrida
e milioni di insetti, fastidiosamente
si rincorrevano confusamente nell’aria.

Osservò quel paesaggio apocalittico
e si allontanò malinconicamente
quando comprese che, vittima della sua onnipotenza
egli era rimasto completamente solo.

  N° 962 - 10 settembre 2007

                                                        Il Custode

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