Perduto
senza via di scampo
sono preda del tuo viso
e amarti è inevitabile
il dazio da pagare
una colpa da espiare.
E tu ti
insinui
io non posso fare a meno
di condurti in me
dentro i miei occhi
e desiderarti
dal tuo primo sorriso
fonte ispiratrice
dell’estate che sorge
fino all’ultima lacrima
mescolata alle onde
a dipingere il mare.
Recidivo
e mai pago di te
sono un bambino testardo
e amarti è sublime
il respiro che impazza
a stritolare il mio cuore.
Io ti
memorizzo
tratteggio il tuo profilo
con la punta delle dita
la linea dello sguardo
e ti desidero
dal tuo intenso profumo
brezza invadente
della primavera che muore
fino al bacio profondo
sopra le mie labbra
che germoglia passione.
N° 1827 - 8 maggio 2011
Il Custode
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